Conferma docenti di sostegno su richiesta famiglie – Cisl Scuola contraria, ecco perché
Il 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha licenziato un decreto legislativo che contiene una misura riferita ai docenti di sostegno a cui la Cisl Scuola è nettamente contraria.
Si prevede, infatti, la possibilità di conferma per chi fatto una supplenza su posto di sostegno se lo richiede la famiglia dello studente, indipendentemente dalla posizione in graduatoria.
“Non è questa l’idea di comunità scolastica che ha in mente la Cisl Scuola. – sottolinea Monica Barbolini, Segretaria Generale Cisl Scuola Emilia Romagna - La famiglia insieme ai docenti di sostegno e tutto il consiglio di classe può e deve collaborare per la crescita dell’alunna o alunno. Ma la possibilità di conferire una valutazione con ricadute sul lavoro del docente, in questo caso di sostegno, non ci trova d’accordo.”
Chiediamo, infatti, con quali competenze si possa chiedere la riconferma, a quali scenari possa portare. Il lavoro dei docenti di sostegno non è “in solitaria”, ma si fonda sulla collaborazione e interazione con l’intero consiglio di classe.
Pensando all’Emilia Romagna, dove i docenti di sostegno complessivamente nel 2023-25 avevano superato 13mila unità, ci si chiede quali ripercussioni possa avere un tale provvedimento.
“Se davvero si vuole superare il problema della stabilità, in questo caso in particolare dei docenti di sostegno, si devono adottare altre strategie. -conclude Barbolini – Come ha più volte proposto la Cisl Scuola, non bisogna ricorrere a quello che riteniamo sia un surrogato, che non solo non risolve il problema, ma ne crea altri.”
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