Essere pagati è un diritto: docenti supplenti ancora senza stipendio
Anche in Emilia Romagna, come nel resto del paese, coloro che nella scuola hanno ottenuto una nomina su supplenza breve non hanno ancora ricevuto lo stipendio del mese di ottobre (secondo quanto ci risulta ancora oggi).
Da tempo, la Cisl Scuola sostiene che il meccanismo di pagamento delle supplenze brevi risulta troppo complicato.
I dati, infatti, devono essere acquisiti da più piattaforme afferenti al Ministero dell’Istruzione e al Mef, che spesso rallentano il meccanismo, impedendo di fatto l’autorizzazione del pagamento degli stipendi.
“Non è accettabile che un numero consistente di lavoratrici e lavoratori della scuola non siano pagati nei tempi giusti e in modo tempestivo. – dichiara Monica Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna - È assolutamente necessario pensare a una nuova procedura che renda certo lo stipendio alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola.”
Ricordiamo che molti supplenti nella nostra regione vengono da altre regioni, soprattutto del Sud, e quindi devono far fronte anche alle spese d’affitto.
“Ancora una volta, lo Stato – conclude Barbolini - dimostra di essere un datore di lavoro che non rispetta i diritti di chi lavora nella scuola e di chi, fra i lavoratori, risulta essere la parte più debole, in quanto precario.”
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