In Emilia Romagna, per l’anno scolastico 2023-24 gli studenti continuano a crescere soltanto nelle scuole secondarie di secondo grado (+2400 studenti circa); invece, calano all’infanzia (-900), alla primaria (-3600) e alla secondaria di primo grado (-1800).
L’organico dell’autonomia rimane sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno.
Aumentano i docenti di sostegno (+674), mentre diminuiscono i posti da destinare alle classi in deroga al DPR n.81 del 2009, cioè i posti volti allo sdoppiamento delle classi troppo numerose.
La decurtazione dei posti in deroga al DPR n.81 risulta fortemente in contrasto con uno degli obiettivi del PNRR, che è la diminuzione sostanziale della dispersione scolastica entro il 2026.
“Classi con un numero non troppo elevato – sottolinea Monica Barbolini, Segretaria Generale della CISL Scuola Emilia Romagna- sono la condizione “sine qua non” per poter seguire gli studenti e le studentesse in modo personalizzato, per evidenziare i loro talenti e sostenerli nelle loro difficoltà.”
I posti sottratti per l’eventuale sdoppiamento delle classi numerose sono stati utilizzati per inserire anche nelle classi quarte della scuola primaria (ricordiamo che nelle quinte è attiva dallo scorso anno) l’educazione motoria per un massimo di due ore.
Già dallo scorso anno si era notato come l’aggiunta di questo insegnamento avesse creato non pochi problemi di organico e di organizzazione nelle scuole primarie; problemi che si aggraveranno nell’anno scolastico 2023-24, per il fatto che l’educazione motoria entrerà anche nelle quarte.
Quanto alla diminuzione di studenti segnalata sopra, si fa presente che a tale diminuzione non corrisponde un proporzionale decremento di classi, anche perché occorre salvaguardare assolutamente le aree montane e di periferia, che possono rimanere totalmente sguarnite di un presidio democratico quale è la scuola.
“Luci e ombre dunque rispetto ad un organico che andrà distribuito in modo molto oculato – conclude Monica Barbolini- e con un’attenzione particolare che come sindacato non mancheremo di prestare.”
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