Quale futuro per la sperimentazione tecnica e professionale?

Quale futuro per la sperimentazione tecnica e professionale?

QUALE FUTURO PER LA SPERIMENTAZIONE TECNICA E PROFESSIONALE?

PUBBLICATO IL 28/03/2024, CATEGORIA: MONDO SCUOLA, AUTORE: CISL SCUOLA EMILIA ROMAGNA

Sono 11 gli istituti superiori che in Emilia Romagna hanno aderito alla sperimentazione quadriennale dell’istruzione tecnica e professionale, promossa con il Dm n.240 del 7 dicembre 2023.


La sperimentazione prevede l’attivazione di percorsi di istruzione secondaria quadriennali, terminati i quali si prevede la prosecuzione con un biennio nell’ambito dell’istruzione tecnologica superiore (ITS ACADEMY).


In Emilia Romagna, gli studenti iscritti agli istituti tecnici sono il 37,7%, agli istituti professionali il 17,9%. Complessivamente, l’istruzione tecnico-professionale in Emilia Romagna interessa oltre la metà degli studenti che frequentano le scuole secondarie di II grado.


La rapidità delle innovazioni tecnologiche e i conseguenti cambiamenti indicano che la scuola deve porsi sempre di più in dialogo con il mondo produttivo, tenendo presente che il compito primario della scuola è la formazione dell’uomo/donna e del cittadino/cittadina consapevole.


Bisogna dunque puntare su quelle competenze trasversali che permettono ad ogni studente/studentessa di affrontare un mondo socio-economico in continuo cambiamento, puntando alla realizzazione della loro vita personale e professionale.


“Trattandosi di una sperimentazione, – commenta Monica Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna – la Cisl Scuola auspica e chiede che ci siano criteri ben definiti per verificare la validità di un percorso intrapreso appunto “sperimentalmente”.


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