La legge di stabilità del 2023 prevede che a partire dall’anno scolastico 2024/25 ci sia in tutto il paese una riduzione delle autonomie scolastiche e di conseguenza una diminuzione di dirigenti scolastici e direttori di servizi amministrativi (DSGA).
In base ai parametri stabiliti, all’Emilia Romagna non solo non si dovrebbero togliere autonomie ma se ne dovrebbero addirittura aggiungere, anche perché la regione supera ampiamente il numero medio stabilito per istituzione scolastica, superando i 1000 studenti per ognuna di essa.
Attualmente in Emilia Romagna sono 552 le autonomie scolastiche; in base a quanto comunicato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, se ne dovrebbero perdere 14.
Poiché la regione a suo tempo ha già operato una razionalizzazione degli Istituti, non si capisce perché si debbano restituire ulteriori 14 autonomie.
La protesta di Cisl Scuola Emilia Romagna è proprio legata a questi numeri.
Monica Barbolini, Segretaria Generale Cisl Scuola Emilia Romagna, afferma:
“È una grave ingiustizia nei confronti del personale scolastico e soprattutto degli studenti e delle loro famiglie chiedere questa ulteriore riduzione delle autonomie scolastiche”.