Unita' di personale ATA aggiuntivo

L’organico ATA è sempre un’emergenza.  

Con la nota del MIM del 25 ottobre 2023, sono stati comunicati i chiarimenti in relazione all’attivazione degli incarichi aggiuntivi per il personale ATA, a supporto delle attività previste per il PNRR.

Le scuole, dunque, possono procedere all’individuazione delle unità di personale ATA aggiuntivo richieste eventualmente dagli istituti. Il dirigente scolastico potrà provvedere al frazionamento, fermo restando il limite massimo di 36 ore settimanali complessive.

Gli incarichi aggiuntivi sopracitati sono previsti dalla norma fino al 31 dicembre 2023. La Cisl Scuola sta lavorando assiduamente affinché questi contratti possano prolungarsi almeno fino al termine delle attività didattiche.

Già da diversi anni, infatti, l’organico del personale ATA è insufficiente a garantire la sorveglianza degli alunni, l’apertura e la chiusura delle scuole, la pulizia degli ambienti e tutti i compiti richiesti alle segreterie e al personale tecnico.

“In Emilia Romagna, un ATA su tre è precario– dichiara Monica Barbolini, Segretaria Generale della Cisl Scuola Emilia Romagna – Sarebbe opportuno rendere stabili tutti quei posti che vengono dati in deroga. Se il numero delle deroghe (organico di fatto) aumenta ogni anno significa che quei posti sono necessari e quindi vanno stabilizzati.”

Occorre anche rivedere le tabelle dei criteri di assegnazione del personale ATA alle singole autonomie scolastiche: rivestire, infatti, il ruolo di collaboratore amministrativo tecnico nella scuola di oggi è molto più complesso e complicato anche solo rispetto a un decennio fa.

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